L’installazione di impianti fotovoltaici rientra tra gli interventi di riqualificazione energetica agevolabili con una detrazione ex art. 16 bis Dpr 917/1986 (testo unico delle imposte sui redditi), per l’anno 2025, pari al 36% ma incrementabile al 50% fino ad un massimo di 96.000 euro per ogni unità abitativa, se vengono congiuntamente rispettate le seguenti due condizioni:

  • il contribuente sia titolare di un diritto di proprietà (compresa la nuda proprietà e la proprietà superficiaria) o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione);
  • l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale;

Per il biennio 2026 – 2028 le percentuali scenderanno rispettivamente al 36 e al 30%.

Il beneficio fiscale viene riconosciuto sotto forma di detrazione IRPEF, fruibile in 10 rate annuali di pari importo.

Per usufruire della detrazione è comunque necessario che l’impianto sia installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici) e quindi, che lo stesso sia posto direttamente al servizio dell’abitazione, il pagamento deve avvenire con modalità tracciabile (bonifico parlante) ed è necessario conservare le fatture e tutta la documentazione a corredo dell’intervento, in caso di controlli.

In alternativa alla classica detrazione IRPEF appena ricordata, il contribuente potrebbe optare per il riconoscimento di un contributo denominato “conto termico 3.0”. Tale contributo è stato oggetto di un importante aggiornamento che lo ha reso più appetibile al settore privato.

Con il decreto approvato in Conferenza Unificata il 5 agosto 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ha semplificato le procedure di accesso all’incentivo ed ha incrementato la dote finanziaria messa a disposizione agli eventuali beneficiari. Tra le tecnologie incentivabili vi rientrano anche gli impianti fotovoltaici muniti di sistemi di accumulo e di colonnine di ricarica elettrica.

Le tipologie di interventi beneficiarie del contributo in “conto termico 3.0” sono:

  • isolamento termico delle superfici opache (pareti, coperture);
  • sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi;
  • installazione di sistemi ombreggianti;
  • relamping e sostituzione impianti di illuminazione con sistemi ad alta efficienza;
  • building automation e sistemi di controllo automatico;
  • interventi per trasformare gli edifici in Nzeb.

Tipologie di interventi integrate/modificate dal citato decreto:

  • Esclusione delle caldaie a condensazione, precedentemente incentivabili;
  • ventilazione meccanica controllata, solo se abbinata ad interventi di efficientamento;
  • colonnine di ricarica per veicoli elettrici, solo se installate insieme alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche
  • impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, se integrati nel contestuale intervento di sostituzione dell’impianto termico.

L’entità dell’incentivo è modulata in funzione della tipologia di soggetto e della localizzazione dell’edificio e comunque:

  • fino al 65% per soggetti privati;
  • fino al 100% per interventi su edifici pubblici situati in Comuni con meno di 15.000 abitanti, scuole, ospedali, strutture sanitarie ed edifici pubblici in Comuni con meno di 15.000 abitanti.

Il citato decreto estende per la prima volta l’accesso agli incentivi anche per l’installazione di impianti tramite Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e configurazioni di gruppi di autoconsumo collettivo (GAC), rafforzando le forme di energia condivisa.
Sono due le modalità operative da seguire al fine di ottenere l’incentivo:

  • accesso diretto (post-intervento) per la pubblica amministrazione e privati;
  • prenotazione dell’incentivo solo per la pubblica amministrazione

Il portale GSE sarà aggiornato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del citato decreto.

L‘utilizzo di quest’ultimo incentivo non è cumulabile con altre forme di detrazione e pertanto non potrà essere richiesta la detrazione per interventi di riqualificazione energetica o recupero del patrimonio edilizio.

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